

monosillabi contemporanei: ‘che tra un “ma va!” e un “lo vuoi?” ci sia un noi!
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Tornado
o Colonna d’aria immensa
La tua depressione violenta
Sfiori la terra alzando un polverone
Ti sposti velocemente sollevando la tegola o le fondamenta
Tromba d’aria e il tuo quarto d’ora di indifferenza
La nostra vita appesa all’amo di una lenza
Come il pesce nella sua incoscienza
Con il tuo moto vorticoso surriscaldi la terra dei nostri pensieri
Un formicaio di giovani guerrieri
Teatro in cui si scontrano due correnti
Nell’estate calda dei poveri residenti
il cielo a nord s’incupisce, di colpo il calore svanisce.
suoni, frastuoni,
rumori unisoni,
si avvicinano i tuoni.
pioviggina, piove,
si sente un tintinnio,
le grondaie grondano nello sciabordio.
arriva la grandine, aumenta, si presenta!
questa pioggia di perle,
o per dirlo in rime
concerto sublime tra le cime.
un manto nevoso estivo,
che strano miraggio!
dovuto a una dura pioggia di passaggio…
grandine o grande disagio?
una passeggera metamorfosi del paesaggio,
una goccia d’acqua tra un vento estivo…
perché senza questa strofa, la poesia, come ve la finivo?
afa
soffocante calore e umidità
affa
o che tormento!
in assenza di vento,
aria greve e calda
e cresce lo scontento
afffa
e noia!
massa d’aria a lenta circolazione
per colpa dell’anticiclone
affffa
o che tormento!
in assenza di vento;
aria greve e calda
e cresce lo scontento
afffffa
e noia!
mondo a rilento con colpi di calore;
massa d’aria a lenta circolazione
per colpa dell’anticiclone
affffa
o fastidio!
ondata di calore che causa un malore
o un malestare condizionale
afffa
a rischio i soggetti deboli o debilitati;
teneteli all’ombra e idratati!
affa
o stress!
e il caldo intenso sta per andare via
sali minerali o stati di ipertermia
afa
tanta!
e poi una pioggia;
e il caldo intenso sta per andare via
en esto, descubrieron
en esto, viajaron
los sentimientos clandestinos
bajo las lluvias de abril y el sol de mayo,
con gracia graciosa, primero
con una gracia interesante, luego
y en fin, con gracia borrosa terminaron,
indagando en lo más íntimo del ser humano,
perseguidos por el cielo
con una mariposa en la mano,
en esto, llegaron
llegaron al jardín más cercano
¡mariposa a la mano!
situación de frontera
memoria amarga
estado de honda ausencia
que no opone resistencia,
¡gira la mariposa!
en el viento de la noche
¡la mariposa gira!
buscando la luz del lento olvido, ¡gira!
¡gira!
quemándose las alas
en el fuego del verso más triste,
¡gira!
con el alma contenta de averlas perdido
como un vértigo
que cruzando cuerpo y alma
cruza el desierto de la vida
para buscar un placer desentendido,
¡cae la mariposa!
¡hoja seca que arrebata el viento!
dijo mi tío arrebatado
en su pensamiento,
pensamiento de un destino fino
¡qué trágico destino!
destino trágico que no encuentra su aurora,
oleadas de pateras y un avión
¡cae la mariposa en un rincón!, porque sin papeles no hay comprensión.